Perché l’Italia è il Centro del Design del XX secolo?
«Un buon progetto nasce non dall’ambizione di lasciare un segno, ma dalla volontà di instaurare uno scambio, anche piccolo, con l’ignoto personaggio che userà l’oggetto da voi progettato» Achille Castiglioni
Design italiano è spesso sinonimo di qualità, cultura e ingegno e spesso compare associato alla formula Made in Italy: la sua originalità e unicità ha generato una vera e propria officina creativa, simbolo di ricerca e sperimentazione che ha fatto si che l’Italia abbia conquistato quel primato indiscusso che tutti ci invidiano.
Ma perché l’Italia è diventata la culla del Design dell’ultimo secolo?
Creatività artistica, sperimentazione, sapienza artigianale, innovazione industriale: queste alcune delle prerogative che hanno inaugurato la stagione del Design italiano e portato alla ribalta figure come Gio Ponti, Franco Albini, Paolo Cappello, Leonardo Ricci, Stoppino, Carlo Mollino ecc. fino agli approdi più recenti che hanno unito designer italiani e progettisti stranieri nel nome del made in Italy.
Genio e tecnica si sono fusi per creare quegli oggetti che hanno segnato un’epoca e cambiato il nostro immaginario e che ognuno di noi ha visto (e desiderato) almeno una volta nella vita.
Parlare di design italiano significa parlare di quell’innato senso estetico che da sempre ci contraddistingue dal resto del mondo.
Alcuni degli esemplari più significativi della storia del design italiano testimoniano la qualità di un lavoro di ricerca, progettazione e sperimentazione che è stato spesso il frutto della collaborazione dei designer e delle aziende italiane – Cassina, Venini, FontanaArte, Artemide, Calligaris, Poliarte solo per citarne alcune.
Quando si parla di design, non si può non citare uno dei più grandi esponenti, nonché padri fondatori del fenomeno del Design Made in Italy: Gio Ponti. Fonte di ispirazione per architetti e designer, Ponti ha saputo reinterpretare lo stile di vita dell’abitare italiano con una vasta produzione che ha spaziato dalle grandi opere architettoniche ai mobili e arredi, lampade, ceramiche e oggetti per la tavola.
Menzione d’onore va alla geniale creatività del patron italiano del design e delle arti decorative, Piero Fornasetti: pittore, scultore, designer e decoratore d’interni, un vero e proprio talento nell’applicazione dell’arte alla quotidianità con prodotti che vanno dalle carte da parati agli oggetti fino alle stampe per i tessuti. Come non ricordare le celebri serie dei piatti? Uno dei suoi articoli più collezionati e che non dovrebbe mancare sulla tavola di nessun italiano.
Gli anni Cinquanta e Sessanta sono quelli del boom, tanto da influenzare anche gli ultimi decenni con il fascino degli arredi vintage e retrò. Nella storia del design italiano non possono passare inosservati capolavori di stile come le sedie Medea, disegnate da Vittorio Nobili per i Fratelli Tagliabue, prodotte a partire dagli anni ‘50, e diventate sin da subito un emblema del design italiano. Nel segno del più celebrato Made in Italy troviamo anche le Poltrone “UP1″ disegnate da Gaetano Pesce, elemento d’arredo diventato icona di quel design che negli anni “70” ha rivoluzionato il concetto di arredamento di molte abitazioni. Un posto speciale lo occupano sicuramente la Poltrona Sacco, disegnata nel 1968 per Zanotta da Franco Teodoro, Cesare Paolini e Piero Gatti per Zanotta o la poltrona Lady Arflex celebre creazione di Marco Zanuso. Ma la lista sarebbe infinita per essere esaustiva in poche righe.
Negli anni ‘80, quando il design italiano è un’icona riconosciuta internazionalmente, entra in scena Ettore Sottsass. Sperimentazione, rinnovamento, superamento dei limiti dettati dall’industria, ricerca di nuove forme: sono questi i punti chiave intorno a cui ruota la produzione dell’eclettico designer. E voilà nascono oggetti cult come la Lampada Valigia o i bellissimi tavoli che si ispirano alle isole Eolie.
E poi come non ricordare quegli oggetti che hanno fatto la storia del design, che sono diventati elementi fondamentali nella dimensione abitativa, in grado di trasformare la percezione degli spazi. Parliamo di quelle lampade che hanno ispirato e lasciato un segno entrando a far parte dell’immaginario collettivo. Importanti progettisti nel settore dell’illuminazione come Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Michele De Lucchi, Vico Magistretti, Giancarlo Mattioli, Claudio Salocchi ecc. hanno collaborato con le più note aziende italiane per creare intramontabili soluzioni per l’illuminazione.
Lampade, poltrone, sedie, complementi d’arredo: lo stile italiano del design che ha fatto epoca è una combinazione di bellezza e funzionalità a cui continuare tutt’oggi a ispirarsi.
Grandi designer che hanno saputo creare oggetti eterni, icone indiscusse di quello che orgogliosamente oggi chiamiamo IL DESIGN ITALIANO .