Alberto Burri Cretto Nero – Grafica
1971
Misure: 67 x 96.4 cm
Misure con cornice 86,8 x 6 x 116 cm
Acquaforte e acquatinta su carta Fabriano Rosaspina.
L’opera appartiene alla Serie di 8 “cretti” (7 neri e 1 bianco)
Edizione di 90 pezzi numerati in numeri arabi e 15 pezzi numerati in numeri romani I / XV e XV / XV stampati e pubblicati da 2RC Gallery, Roma.
I “Cretti” sono alcune delle creazioni più famose e celebrate di Alberto Burri, che ha dedicato loro una parte importante negli anni 1970/1976. La loro superficie ricorda terre aride e secche, così come le crepe che si formano nell’argilla. Forse pochi sanno che i “Cretti” possono essere anche multipli, che Burri realizzò in 8 soggetti in nero (oltre che in bianco) all’inizio degli anni ’70.
. Bibliografia: – Catalogo generale dell’opera grafica di Alberto Burri. Città di Castello. Petruzzi Editore, 2003, pagg. 68-72 – “Grandi Stampe da Roma”. Catalogo della mostra a Toyama, Osaka e Fukoka (Giappone) nel 1989. p.38
Alberto Burri (Città di Castello, 1915 – Nizza, 1995). Artista considerato a livello internazionale tra i massimi esponenti dell’Arte Italiana del ‘900. Durante la Seconda Guerra Mondiale entra nell’esercito e, portato prigioniero in Texas, inizia a dipingere con materiali di fortuna. Tornato in Italia, tiene la sua prima personale nel 1947 a Roma alla galleria La Margherita. Nel 1949 partecipa alla fondazione del Gruppo Origine, insieme a Mario Ballocco, Giuseppe Capogrossi ed Ettore Colla. Nel 1952 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia, presentando l’opera il Grande Sacco. Con le mostre di Chicago e New York del 1953 inizia il grande successo internazionale. Nel 1955 espone all’ Oakland Art Museum e alla VII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma. Nel 1964 vince il premio Marzotto. Continuerà a produrre e ad esporre opere sino alla sua morte, che avverrà nel 1995.