Sebastián Matta, F.S.A.V.
Sebastian Matta F.S.A.V.: opera grafica firmata dal Maestro.
1965
Acquaforte e acquatinta
Misure: 15,7 x 11,7 cm / 24,8 x 19 cm
Milano, Schwarz
Edizione di 60 esemplari complessivi, numerati e firmati. Fa parte della Cartella “Il Surrealismo tra le due Guerre”.
Bibliografia:
- L’Oeuvre Gravée de Matta, Sonet Visat Edition, p. 68 n. 125; Sebastiàn Matta Saerudstilling at Silkeborg Museums Samlinger, 1969
Roberto Sebastián Antonio Matta Echaurren (Santiago del Cile, 1911 – Civitavecchia, 2002). Dopo aver studiato architettura si reca a Parigi nel 1934 per lavorare come apprendista nello studio dell’architetto Le Corbusier che abbandona nel 1937 per aderire al movimento surrealista. Nello stesso anno i suoi disegni sono esposti alla mostra dei surrealisti alla Galerie Wildenstein di Parigi. Nel 1939 fugge dall’Europa e si trasferisce a New York dove frequenta gli altri surrealisti emigrati. Nel 1940 la Julien Levy Gallery di New York presenta la prima personale dei suoi dipinti. Nel 1948 ritorna in Europa, stabilendosi a Roma nel 1953. Nel 1956 realizza una pittura murale per il palazzo dell’UNESCO a Parigi. L’anno successivo il Museum of Modem Art di New York gli dedica un’importante retrospettiva. Espone alla Biennale di San Paolo nel 1962, a Berlino nel 1970 e ad Hannover nel 1974. Nel 1990 riceve il Premio Nazionale d’Arte del Cile e tiene una retrospettiva delle sue opere nel Museo di Belle Arti di Santiago. L’artista muore a Civitavecchia, Roma, nel 2002.
